domenica 9 febbraio 2014

Tu non pensarci mai agli anni 20



Ti vedo sopra quel palco anni 20,
di fronte un microfono a nastro
che copre metà della tua bocca
e il pubblico affogato negli intellettualismi dell'alcol
o nell'alcolismo degli intellettuali.
“E sai che sarà amore,
qualsiasi taglio, qualsiasi posto,
qualsiasi voce, qualsiasi urlo,
qualsiasi sbaglio, qualsiasi errore,
qualsiasi pioggia,
sai che sarà amore”,
così recitava il muro all'ingresso della Festa Mobile,
un manifesto degli spiriti.
“Beviamo i nostri ricordi,
pregustando la follia della vita,
che dentro si ribella
trasformandosi in vomito dagli occhi spalancati”,
gridava il giovane scrittore sopra il tavolo
tra mille conati e singhiozzi,
tu sai cosa vedevamo.
Metteva all'asta le sue parole,
nella bancarella accanto al ponte,
sopra una coperta a chiazze gialle.
Povera anima perduta!
Seduto lì,
sull'altra parte del fiume
c'è il pianista
che, sbronzo, alle prime luci del mattino
accompagna i lavoratori
a suon di Cole Porter
e stonature dal sapore di Eau de vie.
Case ben chiuse da catene di sesso e soldi,
lo sanno tutti:
le prostitute di Madame Bonnet.
E i potenti, fatti di plastica,
le cercano e poi si nascondono,
entrando e uscendo dai segreti di quelle bestie tristi.
Notte come note,
un accompagnamento, un arrangiamento:
toglietevi i vestiti,
le penne prendono vita,
e dosi d'inchiostro ci riprovano,
su nuove ballate e dialoghi da marinai,
su cartelli della rivoluzione intellettuale,
su quadri chiassosi di emozioni.
Ci ho pensato tante volte
sugli specchi dei banconi del bar,
ingoiando amore e whisky,
sognando basiliche con cupole rotte
dove poter far parte del cielo assieme.
Li abbiamo sempre immaginati i tetti rotti,
solo che non ce lo dicevamo
ed è arrivata la marea
a masticarci tra i denti,
proprio ieri
quando ha lasciato solo fumo bianco.
E in un lampo il giorno risucchia la notte,
e i bambini escono felici la domenica mattina
con il basco e i palloncini rossi.
Tu non pensarci mai al vento del manicomio,
tu non pensarci mai alle vie d'uscita,
tu non pensarci mai agli anni 20,
mai.


Nessun commento:

Posta un commento